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Ci sono poche certezze nella vita ma una di queste è che non è necessario avere soldi per viaggiare. Il mio destino di studente squattrinato ha convissuto con la mia voglia di viaggiare per molto tempo.
Quello di cui vi parlo oggi è un weekend a Frankfurt Hahn. Nonostante l'ingannevole nome l'aeroporto non si trova affatto vicino alla città di Francoforte, che è però ben collegata tramite autostrada, ma non divaghiamo.
Quando?
La stagione migliore è sicuramente quella primaverile-estiva dato che non è climaticamente molto caldo (anche se a luglio starete bene in maglietta). Ho tentato anche verso il 10 aprile, si stava bene e c'era molto meno ressa turistica.
Dove?
Hahn è un micropaese che ha la caratteristica di trovarsi in Renania e di avere fantastici voli Ryanair low cost. La regione è principalmente dedicata alla produzione vinicola e similmente alla Baviera è una meta di turismo soprattutto interno (altri tedeschi).
Perché?
In realtà la parte bassa della regione, fino al confine con il Lussemburgo, nasconde una miriade di sorprese paesaggistiche e storiche. Si comincia dai fantastici laghetti di origine vulcanica (maare) fino alle piccole città, al percorso intorno alla Mosel e alla città più antica della Germania, Trier.
E poi le zuppe! Non fatevele sfuggire, sono davvero insuperabili.
Il necessario
Noleggiare l'auto è indispensabile, abbigliamento adatto sia ai 10°C che ai 24°C, un ombrello, una fotocamera (vedere le foto per credere) e tanta voglia di avventura.
Il racconto
Premetto che prenotando con il dovuto anticipo si riesce a risparmiare parecchio e a pagare il volo sui 45€ per persona (A/R) e l'auto sui 70€ per entrambi i giorni. Considerati gli orari ryanair conviene partire sabato mattina e tornare lunedì mattina (anche per i costi). Ricordatevi che prima noleggiate l'auto meglio è perchè i prezzi aumentano con l'avvicinarsi della data siccome è aeroportuale, alcune compagnie offrono sconti se presentate il biglietto. A discrezione personale, l'assicurazione con copertura totale dei danni serve relativamente, incrocerete a dir tanto 20 auto in 2 giorni. Se prenotate con km inclusi non illimitati, verificate il tragitto per non sforare.
Disclaimer: non sono un appassionato di vini, non me ne intendo ed è per questo che in questo racconto nulla riguarderà il vino nonostante la renania sia la "vigna" della Germania, sono sicuro che qualcuno di voi, più enologo, ci darà fantastiche indicazioni su come godersi anche questo aspetto nei commenti.
Il mio viaggio è cominciato di sabato (perché il venerdì non ci sono voli) con un low cost da Orio al Serio atterrato verso le 10 ad Hahn. Da lì, presa la macchina è cominciata l'avventura.
Nella strada che collega l'aeroporto alla città di Daun (60km) è possibile tramite piccolissime deviazioni, vedere una sfilza di laghetti vulcanici, detti Maare. Prima tappa obbligatoria però è Zell, una cittadina divisa in due dal Mosel, il fiume principale della zona.
La cittadina ha una strana cultura per il gatto, che vedrete presente in quasi tutte le insegne e a guardia della piazza principale. Ci sono molti locali per fare colazione o pranzare e il lungo fiume è molto piacevole da percorrere. Meta della mia colazione, ho potuto apprezzare un risveglio deutsch: quello in cui chiedi un cappuccino e te lo portano in una tazza stratosferica che però non sa molto di caffè e nemmeno di latte :) ma i loro dolciumi tutti strani sono da provare.
Lasciando Zell (non dopo aver scattato qualche foto) è difficile incontrare altre cittadine fino a Daun, però sul percorso potrete vedere, scorgere, aggirare (a piedi) un sacco di Maare. Sono dei laghi di origine vulcanica (quindi circolari) davvero piccoli e molto carini perché circondati dal verde. Nonostante la loro vicinanza non sono mai bocche dello stesso vulcano (tranne in un caso). Non mi dilungo nel raccontarvi la bellezza dei colori e dei paesaggi che potrete scoprire da soli.
Daun è relativamente vicina e le strade sono facilmente percorribili ma se come me vi fate impressionare da qualunque cosa, potreste metterci anche 5 ore ad arrivare :) E' una cittadina più grande e più strutturata di Zell ma offre anche meno spunti caratteristici. Se trovate l'acqua del posto (Dauner) date un assaggio. Le rovine di un vecchio podere, sulla parte alta del paese, vi permetteranno di vedere il villaggio dall'alto.
Se Daun vi sembrerà un po' deludente non sapete ancora cosa riserva: è una cavolata che non ha nessun valore né paesaggistico né culturale ma è intrisa di spirito d'avventura: lasciando la città troverete dei cartelli marroni che vi guidano verso il "wild park Daun". Seguiteli perché in cima ad una collinetta troverete l'ingresso ad un parco tematico (carissimo, che non ho effettuato) ma in fronte a questo la magia della spericolatezza. Un uomo, anche di una certa età, vi permetterà per pochi euro di sedervi su una tavola di plastica rinforzata e di scendere parte della collina incastrati in un mono-binario che vi guiderà lungo curve e tornanti (con tanto di inclinazione a mo' di bob olimpionico) fino all'impianto di risalita. Lo consiglio, sarà un momento divertentissimo, e non vergognatevi se è palesemente un gioco per bambini e voi non avete figlio, siamo italiani e all'estero pensano che siamo bizzarri.
Nuovamente scesi dalla collina e ripresa la strada principale (ah, evitate la -1- se volete fare un tour panoramico) incrocerete un castello: sembra molto carino ma non è sempre aperto quindi se ne avete la possibilità, una capatina è consigliabile.
La meta successiva è la città romana più antica della Germania, Trier (treviri).
È la più grande città che incontrerete sul percorso ed è per questo motivo che noi l'abbiamo scelta per la prima notte. Ci sono molti alberghi e hotel anche se quelli verso il centro sono ovviamente più cari: la nostra scelta è stata couchsurfing. La sera non abbiamo avuto molto modo di vedere la città siccome ci siamo chiusi in un divertente Pub con i nostri ospiti. Ci hanno consigliato di assaggiare il Viez, tipica bevanda simile al sidro, servito freddo, che è considerata un po' la bevanda tra giovani dato che è leggermente alcolica.
La città di trier ce la siamo goduti la mattina seguente: le vie del corso sono molto carine da percorrere e troverete in ogni angolo qualcosa di alquanto storico. C'è un bellissimo ristorante con pergolato per mangiare all'aperto se la stagione lo consente che non costa nemmeno tanto. Per quanto riguarda la storia della città potrete vedere le rovine romane, la cattedrale, la chiesa principale e infine la Porta Nigra. Con pochi euro è possibile salire su questa costruzione che è la stessa sotto la quale si entra nella zona pedonale cittadina. La cista, salendo i piani della porta, è veramente spettacolare ed è sicuramente la rovina più storica e ben tenuta della zona (forse dell'intera Germania). Godetevi anche il parco che sorge vicino alle rovine romane, facente parte di una residenza regale.
In questa città potete passarci dalle tre ore come la giornata intera in base al ritmo con il quale volete affrontare il viaggio, noi nonostante le previsioni siamo stati li dalla sera al pomeriggio successivo. Parte del tempo ci è tato tolto anche dalla ricerca del Belvedere, che abbiamo trovato citato da qualche arte. Effettivamente lasciando la città in macchina è possibile risalire una collina trovandosi in un punto panoramico che permette una vista totale della vallata: noi abbiamo penato per trovare l'esatta collocazione ma grazie alle geo localizzazione delle foto per voi (se avete un navigatore) non sarà un problema.
Lasciata la città di Trier, un po' a malincuore, ci siamo diretti verso l'ultima tappa del mostro viaggio, una città che racchiude molta storia e un centro fascinosissimo ma che al contempo è una delle più battute mete turistiche, Saarburg (se ve li chiedono in Tedesco si pronuncia Zaarbor, da non confondere con Saarbruchen). Peculiarità storica della cittadina, ad una 50km da Trier, è la produzione delle campane che è stata effettuata per tempo indeterminato. Ora, nella stessa location, c'è un museo che io ahimè ho trovato sempre chiuso (chiude alle 5!): potrete comunque scorgere delle campane dal cancello per farvi un'idea.
La città di Saarburg è attraversata dalla Saar, un fiume di medie dimensioni. Appena arrivati non ci si rende conto che la cittadina è dunque divisa in due parti, quella alta dove arriva il fiume, che casca lungo una diga dentro il paese e quella bassa invece dove il fiume scorre a valle. La parte superiore inoltre è divisa in due dal fiume quindi dei fantastici ponticelli in ferro collegano la parte destra alla sinistra.
A parte tutto la meta è alquanto turistica e quindi troverete un sacco di luoghi dove mangiare, souvenir ecc.. Affacciandosi sulla cascata potrete vedere i mulini ad acqua, ancora in funzione ma non più utilizzati se volete scoprire di più alla Modica cifra di 4 o 5€ potete visitare il museo dei mulini (anche questo con chiusura alle 5) il cui ingresso si trova scendendo verso valle. Solo da li potrete aprire la magica porti una che si vede dalla parte alta del paese e che si affaccia direttamente dove l'acqua viene convogliata al primo mulino.
La parte bassa della città, più residenziale, ospita la fucina delle campane e molte case. Può essere carina per fare due passi ma non offre nulla di più delle tipiche case della Renania.
Quello che invece offre la parte di cittadina più lontana dal fiume (presumibilmente dove avrete lasciato l'auto) è un castello notevole seppur poco mantenuto. L'unica parte accessibile facilmente e che permette un bello spettacolo è la torre. Qui potrete vedere tutto il panorama circostante. Se volete fare i romantici fate in modo di trovarvi li al tramonto nonostante le montagne coprano la discesa del sole, la luce che ne viene generata è dolcissima.
Se vi siete stancati delle zuppe o non ne trovate, qui è tipico anche lo schnitzel, con innumerevoli tipi di salse e contorni.
Il racconto vero finisce qui, perchè il resto nel mio caso è stato un ritorno in zona aeroporto e una notte in uno squallido hotel (appena ritrovo il nome ve lo sconsiglio) perchè il volo era molto molto molto presto ;)
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